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CCD2018: una chiave di lettura per le sfide

1 Leave a comment on paragrafo 1 0 In occasione del 2018 – Anno Europeo del Patrimonio Culturale i partecipanti sono chiamati a riflettere sul tema dell’Europa come più grande laboratorio transculturale mondiale e a rispondere ad una delle seguenti due sfide:

  1. 2 Leave a comment on paragrafo 2 0
  2. Riconoscere e descrivere uno o più elementi della cultura italiana o locale che siano diventati elementi quotidiani e rilevanti per altre popolazioni europee;
  3. Riconoscere e descrivere uno o più elementi di altre culture europee che siano diventati elementi quotidiani e rilevanti nella cultura italiana o locale.

3 Leave a comment on paragrafo 3 0 In entrambi i casi i partecipanti dovranno giustificare con chiarezza la propria scelta e dare evidenza dell’impatto dell’elemento individuato in termini di legami transculturali.

4 Leave a comment on paragrafo 4 0 Una semplice ed efficace chiave di lettura di quanto precede è la seguente. Immaginate di trovarvi in una piazza insieme a parlare con uno svedese o uno spagnolo o una persona che viva in un qualunque altro paese dell’Unione. Immaginate di volerlo ringraziare per un contributo della sua cultura a quella europea e quindi alla nostra. Per che cosa lo ringraziereste? Vale anche il viceversa: per che cosa vi aspettereste che vi ringraziasse a sua volta? Immaginate che la scena si svolga veramente e partite di là. Servirà anche a prendere coscienza della dimensione emotiva.

5 Leave a comment on paragrafo 5 0 Facciamo un esempio pratico. Noi di Stati Generali dell’Innovazione di sicuro ringrazieremmo un cittadino greco perché la cultura del suo paese ha dato i natali al concetto di innovazione. Prima di Senofonte non esisteva. O almeno non se ne hanno tracce storiche precedenti. Oggi tale concetto è patrimonio comune della cultura europea ed italiana.

6 Leave a comment on paragrafo 6 0 Se stessimo allargando il tema del concorso a tutto il mondo, un altro possibile esempio potrebbe venire dai templi Buddhisti del Giappone. Le loro porte sono custodite dalle statue colossali di Nio o Kongorikishi. Altri non è che il semidio Ercole della mitologia greca e latina. Intuendo di essere prossimo al rischio disoccupazione nell’area mediterranea, migrò verso l’India con Alessandro Magno, dove ottenne un onesto lavoro come protettore del Buddha. Di lì col tempo arrivò fino in Giappone, dove cambiò nome e si integrò perfettamente nella cultura locale.

Fonte:http://www.piazzaeuropa.it/2018/01/13/chiavi-di-lettura-per-le-sfide-del-concorso-cd2018/

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