|

Cerimonia a Piazza Europa

Da qualche parte, 1 Novembre 2050 – Dal nostro inviato speciale

1 Leave a comment on paragrafo 1 0 Questa è una prima bozza che serve solo a introdurre tutti gli elementi essenziali del racconto. Ipotetico articolo in stile “memoria personale” di un giornalista che visita il monumento digitale nel 2050.

2 Leave a comment on paragrafo 2 0 Chi e che cosa
Sono più di 30 anni che partecipo alla cerimonia del Giorno del Ringraziamento, durante la quale si svelano le nuove opere digitali che ogni anno si aggiungono ad arricchire Piazza Europa.

3 Leave a comment on paragrafo 3 0 Oggi sono qui con i miei figli e i miei nipoti. Il tempo passa e i bambini che giocano sono un segno gioioso del cambiamento. Quello che resta sempre uguale è l’emozione di sapere che in questo stesso momento centinaia di migliaia di persone in tutta Europa stanno compiendo il nostro stesso atto di reciproco ringraziamento.

4 Leave a comment on paragrafo 4 0 Mi ricordo che da giovane la prima volta nel 2018 mi sembrava quasi banale questo gesto di riconoscere un elemento della cultura degli altri paesi europei nella mia e ringraziarli per averla arricchita attraverso di esso. Poi, mi toccò per prima la Bulgaria e realizzai con imbarazzo che non avrei saputo per cosa ringraziare un bulgaro, se fosse stato di fronte a me. Né uno svedese. O un estone. Alla fine della giornata non era più così e avevo anche imparato a dire grazie in diverse lingue. Ora sia io che i miei nipoti lo sappiamo dire in tutte le lingue europee. È tutt’altro che la peggior prima parola da imparare in un’altra lingua. Comunque sia, l’anno dopo ci ritornai con piacere e da allora è diventata una tradizione familiare.

5 Leave a comment on paragrafo 5 0 Dove e quando
Dal 2018 – Anno del Patrimonio Culturale Europeo – ogni anno il 1° Novembre nella ricorrenza della nascita dell’Unione Europea decine di migliaia di cittadini europei si riuniscono in “Piazza Europa”, il monumento digitale alla transculturalità europea. Piazza Europa è un monumento distribuito, collocato nella dimensione digitale della realtà, e si materializza in realtà aumentata in tutte le “piazze” fisiche, dove esiste una comunità che lo voglia accogliere. Sono migliaia: cortili di scuole, palestre, stadi, parchi e soprattutto piazze. In ciascuna di esse un gruppo di cittadini europei si fa carico di adattare il costrutto digitale alla morfologia del luogo per renderlo fruibile e testimoniare il proprio senso di appartenenza all’Europa.

6 Leave a comment on paragrafo 6 0 Esistono alcune piazze principali, gestite da organizzazioni più grandi, che svolgono un ruolo guida e il 1° novembre sono le prime a mostrare al pubblico le nuove release di opere digitali. Da quel momento le piazze “secondarie”, dotate di minori mezzi, acquisiscono la versione testata e la adattano alla propria realtà. Per sua natura il monumento digitale è uno dal punto di vista del contenuto, ma si materializza potenzialmente in infinite istanze sincronizzate nel mondo.

7 Leave a comment on paragrafo 7 0 Perché
È importante ricordarsi di ringraziare i propri concittadini europei per lo sforzo di stare insieme. È la cosa giusta da fare, se ci si sente europei.

8 Leave a comment on paragrafo 8 0 È bello veder i bambini giocare e imparare cose nuove sulle culture dei propri concittadini europei.

9 Leave a comment on paragrafo 9 0 È sorprendente vedere l’Europa attraverso gli occhi degli artisti nelle loro nuove opere ogni anno.

10 Leave a comment on paragrafo 10 0 È indispensabile assumere la co-titolarità dell’opera digitale per trasmetterla alle generazioni successive: non si tramanda da sola.

11 Leave a comment on paragrafo 11 0 È emozionante diventare parte dell’opera e acquisirla nella propria propria collezione da tramandare per via familiare ai propri discendenti. Le famiglie conservano la storia della cultura europea insieme alla propria.

12 Leave a comment on paragrafo 12 8 Come
La cerimonia di ringraziamento si svolge sempre almeno in coppia o in gruppo. Ci si riunisce in una delle piazze che ospitano il monumento e lo si rivela alla vista attraverso il proprio smartphone. Le tecnologie della realtà aumentata ci consentono di sovrapporre il costrutto digitale del monumento al luogo fisico.

13 Leave a comment on paragrafo 13 0 La cerimonia prevede di muoversi lungo un percorso come nel gioco dell’oca. La piazza di una città pacifica e vivibile è sempre stata un luogo dove i bambini giocano… con o senza permesso degli adulti. Il mio smartphone rivela la dimensione digitale e mi permette di interagire con essa. Tiriamo i dadi e avanziamo fino alla casella successiva, seguendo la linea che vedo nel mio smartphone. Ogni casella è dedicata ad una nazione. A volte ha la forma di una sala, a volte di un giardino, a volte di… altro. Dipende dalla fantasia dell’artista. È sempre una esperienza.

14 Leave a comment on paragrafo 14 0 All’interno della casella vediamo insieme le diverse installazioni: una per ciascun motivo proposto per ringraziare la gente di quella nazione per il suo contributo alla cultura europea e alla nostra vita quotidiana. Ce ne sono sempre di più prodotte integralmente dalle scuole. All’inizio non era così. Alla fine mia nipote sceglie e, immersa nell’opera, dice grazie con un selfie. Ha imparato a dire grazie in tutte le lingue europee. Dicendo “Grazie”, si tira il dado e si avanza alla casella successiva fino a che non si completa il percorso, se si vuole.

15 Leave a comment on paragrafo 15 0 Quel selfie è importante perché si diventa parte dell’opera e se ne assume la co-titolarità. Si può fare solo nel Giorno del Ringraziamento. Non è solo teoria: con quell’atto di dire grazie si viene registrati nella blockchain dell’opera e se ne diventa co-proprietari. Ma anche custodi: i propri computer contribuiranno a conservare l’opera negli anni. Si crea una collezione che si può tramandare ai figli e ai nipoti. La nostra personale interpretazione del valore della transculturalità europea.

Pagina 11

Fonte:https://www.piazzaeuropa.it/piazza-europa-la-storia/cerimonia-a-piazza-europa/?replytopara=5